mercoledì 9 maggio 2012

CONSUMISMO e UTILITARISMO

Consumatori, è l'aggettivo con cui veniamo chiamati noi cittadini in questa società che fagocita e mal digerisce tutto ciò che il sistema propone e impone. Sia che compriamo un cespo di insalata o un vestito; quando commissioniamo un automobile o un viaggio, veniamo quasi sempre denominati consumatori. Essere definito consumatore di cose o servizi, utili o futili che siano, non mi piace perché mi fa pensare ad una macchina che è stata costruita per distruggere qualcosa; preferisco essere chiamato utilizzatore: questo termine, invece, mi dice che di qualcosa sono il beneficiario.
Diceva Cartesio nel “ Discorso sul Metodo” che, per capire la dinamica delle cose, bisogna penetrare nell'intimità di esse. Per poter comunicare meglio e con chiarezza il motivo per cui vorrei che in molti casi venisse sostituito il vocabolo consumatore con quello di utilizzatore, ho dovuto consultare alcuni dizionari della lingua italiana, cercando anche i sinonimi e i contrari delle due parole. Osservandoli col metodo cartesiano , si scoprono aspetti sorprendenti.
                                                     CONSUMISMO
Consumismo, Dizionario enciclopedico Le Lettere:  Tendenza, favorita dalla pubblicità, al soddisfacimento di bisogni non essenziali, tipica della «civiltà dei consumi».
 Wikipedia: consumismo è un termine usato per descrivere gli effetti dell'identificazione della felicità personale con l'acquisto, il possesso e il consumo continuo di beni materiali, generalmente favorito dall'eccessiva pubblicità. È associato spesso con le critiche al consumo a partire Karl Marx e Thomas Veblen.
Enciclopedia Larousse, consumismo: Tendenza, tipica della società moderna e sostenuta dalla pubblicità, al consumo veloce di beni e servizi.
Sinonimi di consumare: affaticare, buttare, corrodere, erodere, dilapidare, degradarsi, rovinarsi, diminuire, disperdere, esaurire, finire, impoverire, indebolire, logorare, rosicchiare, scaricare, scialacquare, sperperare, spossare, sprecare, distruggere, tormentare, travagliare, passare, sciupare, assorbire, bruciare, dissipare, usurare, spendere, consumarsi, guastarsi, sfiancare, stremare, stressare, depauperare, immiserire, debilitare, nuocere, deteriorare, estenuare, snervare, svigorire, rovinare, scassare... 
Contrari: aumentare, conservare, mantenere, razionare, ricaricare, risparmiare, serbare, rimpinguare, rimpolpare, ingrassare, far durare, dosare, misurare, accantonare, accumulare, custodire...
                                                           UTILITARISMO 
Dizionario enciclopedico Le Lettere, utilitarismo: Termine coniato nel 1861 da Stuart Mill per indicare una dottrina filosofica che considera come supremo principio morale l'utilità non identificata nel benessere del singolo, ma nel maggior benessere di tutti... 
Wikipedia, utilitarismo (dal latino utilis, utile) è una dottrina filosofica di natura etica per la quale è “bene”(o giusto) ciò che aumenta la felicità degli esseri sensibili. Si definisce perciò utilità la misura della felicità di un essere sensibile.
Enciclopedia Larousse, utilitarismo: Sistema filosofico che pone l'interesse particolare o generale come fine di tutte le azioni.
Sinonimi di utilizzare: adoperare, usufruire, servirsi, impiegare, valersi, avvalersi..., Contrari: Perdere, buttar via, dissipare, gettare al vento, gettare dalla finestra, rovinare, sciupare,sprecare, ammassare, incettare... 

Mi sembra troppo palese che io, se consumatore, compio un'azione negativa: mi affatico, butto, corrodo, dilapido, rovino, distruggo...; mentre, se utilizzatore, compio un'azione di significato positivo: adopero, usufruisco, mi servo, mi avvalgo...
Leggendo il significato, i sinonimi e contrari dei due termini si è rafforzata la mia convinzione che il vocabolo consumatore dovrebbe essere usato soltanto in casi che rispecchino il suo senso negativo; al contrario, trovo che il termine più appropriato e corretto sia utilizzatore, perché fa emergere che, dal bisogno di nutrirsi, vestirsi, divertirsi..., si trae godimento per l'esistenza, e non sofferenza per l'azione che evoca il distruggere, corrodere, dilapidare, nuocere, rovinare...
Se, come recitano alcuni dizionari sul consumismo, il possesso e il consumo continuo di beni materiali o consumare molto e veloce, produce nel tempo senso di insoddisfazione e non porta benessere collettivo, ma al contrario aumenta il malessere generale, vuol dire che c'è qualcosa da rivedere nei nostri comportamenti consumistici. Forse dovremmo ritornare a essere utilizzatori di beni e servizi e non distruttori di essi.

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti fa piacere, lascia un commento: in futuro mi aiuterà a migliorare i miei propositi.