mercoledì 21 dicembre 2011

QUALCHE GOCCIA DI LUCE


     In questi giorni, per manifestare la più grande festa religiosa del Paese, quasi tutte le case ( dentro o fuori), brillano di festoni con mille ritmi che, visti nell'insieme, danno l'idea di avere un direttore che ne dirige il sincronismo.
Personalmente penso che ci sia molta festa e poca religiosità. Ma, come ripeteva spesso uno dei personaggi del mio primo romanzo, “le cose non sono sempre come sembrano” e, anche se la festa non è solo espressione di religiosità, lo stesso produce qualcosa di straordinario che può definirsi “miracolo”, cioè cosa meravigliosa, da mirare.

    É veramente emozionante pensare che ognuno ( piccola goccia), può contribuire a rendere la festa più “luminosa”, agendo in modo autonomo sul pensiero comune di augurare ad amici, parenti, semplici conoscenti e passanti, l'augurio di buone feste, con la semplice esposizione di una luminaria.
Penso che il “miracolo” stia nell'idea; cioè nel potere che ogni individuo ha di produrre con la propria, piccola, piccolissima energia, una sinergia più grande convergente in un unico fine comune, capace di agire per toccare qualcos'altro: l'animo umano.

   Questa breve premessa non soltanto per fare a tutti un augurio di buon Natale ( come molti sanno, nel mio credo non c'è Cristo come figlio di Dio), ma per esaltare il miracolo dell'idea di Cristo, condivisa da credenti e non credenti: unire milioni di esseri in un unico progetto di pace e fratellanza, cosa di cui in questo momento storico abbiamo proprio bisogno.
Questo è ciò che voglio augurare ad amici, parenti, conoscenti e semplici passanti, oltre che: Buone feste!

Francesco Corradino

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