Non ricordo bene se ho conosciuto personalmente un pastore con queste qualità, oppure se è stato qualcuno a raccontarmi la breve storia che segue. È anche probabile che l'abbia letta da qualche parte o l’abbia, addirittura, inventata per poterla raccontare a chi si lagna sempre delle situazioni atmosferiche. Quello che ricordo bene è che l'ho sempre fatta viaggiare oralmente. Comunque siano andate le cose, penso che sia utile continuare a divulgarla, poiché, a volte, siamo inclini a classificarle come buone o cattive in base a come ci influenzano a livello personale. Potrebbe anche essere utile, appunto, per rassicurare coloro che non sopportano le bizzarrie del tempo.
La 'saggezza del pastore' mostra che esiste un'alternativa nel modo di interpretare i cambiamenti, anche quelli del tempo.
SAGGEZZA DEL PASTORE
Due
giovani sentieristi di montagna si trovavano in una vallata delle Alpi per esplorare
nuovi percorsi. Al mattino partivano presto per poter avere molto tempo a
disposizione.
Tutti
i giorni, poco dopo la partenza, e la sera al loro ritorno, incontravano un
pastore di capre seduto su una pietra. A volte trafficava con un coltellino svizzero, altre suonava l'armonica. Un
mattino, pensarono di chiedergli se conoscesse le previsioni del tempo per
quella vallata.
«Certo!
Lo conosco come le mie tasche…» rispose l'uomo, sicuro di sé, continuando a
modellare un pezzo di legno con il suo coltello, che sembrava essere affilatissimo.
«Potrebbe
allora dirci come sarà oggi…?»
«Certamente!
Oggi sarà bellissimo!» rispose l’uomo, fissando negli occhi, per qualche
attimo, i due ragazzi.
I
due, quel giorno, camminarono molto e vissero una giornata splendida. La sera,
al ritorno, ringraziarono il pastore con entusiasmo.
Il
giorno seguente gli fecero la stessa domanda…
«Ah,
oggi sarà una giornata bellissima!» rispose nuovamente il pastore. Effettivamente,
anche quel giorno risultò essere splendido. La cosa si ripeté il terzo
giorno. I ragazzi, rassicurati dalle parole del pastore, a cui la sera
precedente avevano chiesto come sarebbe stato il tempo l'indomani, partirono
come sempre con l'abbigliamento adatto per le belle giornate. A detta del
pastore, anche quel giorno sarebbe stato "bellissimo!". Ma
durante il giorno, apriti cielo! Acqua e intemperie, come è solito accadere in
alta montagna. I ragazzi tornarono fradici e arrabbiati con il pastore
al quale, al loro ritorno, fecero le loro rimostranze.
«Se
lei non sa le cose, non deve dirle! Ieri ci ha detto che oggi sarebbe stata una
giornata splendida… E invece…!? Guardi come siamo fradici e infreddoliti! Lei
si è preso gioco di noi!»
Il
pastore, un po' dispiaciuto per la disavventura dei ragazzi, spiegò la sua
"conoscenza" del tempo. La sua, non era supportata da dati
scientifici o da un'attenta osservazione delle condizioni atmosferiche, ma da
un atteggiamento di gratitudine e accettazione.
«Se
voi mi aveste chiesto che tipo di abbigliamento fosse necessario, avrei potuto
darvi un consiglio preciso per ogni giorno. Ma voi ieri avete chiesto proprio
"Come sarà il tempo domani". Io non vi ho mentito e tanto
meno mi sono preso gioco di voi. Perché per me, credetemi, qualunque cosa
faccia il tempo, è sempre bellissimo!»
Dopo che i due ragazzi si allontanarono, l’uomo tornò a
suonare con l’armonica “Casa! dolce casa!”, il motivetto che aveva dovuto interrompere.
Nel
caso qualcuno conoscesse chi è il vero autore di questa storia, mi piacerebbe
conoscerne l'identità e la versione originale.
Nell'ultima pagina del blog c'è il modulo per il contatto.
BUONE VACANZE!!
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